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Baci: la più grande storia d’amore


Carlo Aliverti - 12 Novembre 2019 - 0 comments

Perugia, 1922

Calata la sera, il giovane amministratore della Perugina Giovanni Buitoni chiude l’ufficio e scende in laboratorio per assaggiare una nuova creazione.

Oltre la porta vetrata c’è Luisa, con le mani appoggiate sul piano di marmo sporco di cioccolato, granella di nocciole e polvere di cacao. Davanti a lei un vassoio di cioccolatini dalla forma irregolare e tondeggiante. Giovanni entra, bacia con affettuoso rispetto la mano di Luisa e ne assaggia uno. “Questi sono i Cazzotti,” dice Luisa. Giovanni, masticando, aggrotta la fronte. “C’è una gran quantità di avanzi della produzione,” s’affretta a spiegare lei, “così ho pensato di usarli per farne un cioccolatino: un cuore di gianduia e granella di nocciole, una nocciola intera, il tutto racchiuso in uno strato di cioccolato fondente.” Giovanni è estasiato dal sapore della nuova creazione, ma il nome… chi entrerebbe in negozio dicendo “Signorina, mi dà un Cazzotto per favore?”. Lo spiega con tatto a Luisa e subito pensa a un nome nuovo. Gli occhi si posano su di lei, che gli ispira una sola parola: “Bacio.”
Un nome che renderà questo cioccolatino un messaggio d’amore senza tempo.

Questo fu il primo indizio di un amore fatto di non detti e delicate allusioni, reso impervio dalla differenza di età tra i due e il matrimonio e i figli di lei. Anche quando tutta Perugia sapeva del loro rapporto e non gli restava che amarsi in libertà, non fecero passi avanti: Luisa non voleva che Giovanni si legasse per sempre a lei, perché per lui voleva una ragazza giovane, con tutta la vita da costruire insieme a lui tanto che, in punto di morte, Luisa gli fece promettere che si sarebbe sposato con un’altra donna.

Federico Seneca fu uno dei primi ad accorgersi dell’amore tra Giovanni e Luisa. Era un illustratore futurista che il giovane Buitoni chiamò per la campagna pubblicitaria dei Baci.
Fu sua l’idea di inserire i cartigli con le frasi d’amore nell’incarto argentato ispirandosi, secondo la leggenda, ai messaggi d’amore che Giovanni e Luisa si mandavano nascondendoli nell’incarto dei cioccolatini da testare.
Disegnò il manifesto dei due amanti che si baciano, ispirandosi al bacio di Hayez, che ritrae Romeo e Giulietta. Nell’opera di Hayez, Romeo ha un piede sullo scalino e sembra in procinto di scappare, mentre l’amante di Seneca non sembra avere quell’intenzione: stringe la sua amata in un abbraccio eterno, come se Seneca avesse voluto restituire a Giovanni e Luisa il finale ideale della loro storia d’amore.

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