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Un marchio antico quattromila anni


Carlo Aliverti - 2 Maggio 2020 - 0 comments

La pintadera era il timbro che affermava la paternità del pane e dei tessuti e allo stesso tempo un tributo alla terra d’origine.

Nella civiltà nuragica, che si sviluppò in Sardegna fin dal 1800 a.C., era tradizione marchiare pane, statuette, tessuti e qualsiasi cosa venisse prodotta, con la pintadera, ovvero un disco di terracotta inciso con motivi geometrici. Questi motivi non erano puramente decorativi, anzi, spesso le incisioni erano veri e propri calendari solari e lunari, che scandivano il ritmo della natura e quindi quello del raccolto.
Nell’antichità la natura era quanto di più sacro potesse esserci e, come fosse una divinità, i sardi la ringraziavano imprimendone i ritmi e i simboli su ciò che creavano.
La pintadera era il timbro che affermava la paternità del pane e dei tessuti e allo stesso tempo un tributo alla terra d’origine. E’ proprio quello che deve fare un Marchio al giorno d’oggi: dichiarare la paternità di un prodotto ed esprimerne i valori più importanti.

C’è un’altra Sardegna, dunque, oltre quella della bella stagione, delle spiagge di sabbia fine e mare cristallino. La Sardegna di chi resta quando anche i villeggianti vanno via, di chi sull’isola ci è nato e rimane legato alla propria terra con orgoglio viscerale, lo stesso degli uomini che costruirono i nuraghi, i templi di pietra e accoglievano naviganti di passaggio verso altre terre.

Tra chi resta, a Tempio Pausania tra la folta macchia mediterranea e le massicce montagne di granito dell’Alta Gallura, troviamo i ragazzi di Bolmea: una giovanissima azienda che produce gelato alla maniera artigianale e dimostra il proprio amore per la Gallura utilizzando più prodotti possibile a chilometro zero: latte intero crudo 100% sardo – quindi derivati come panna, ricotta e yogurt – , miele locale e acqua sorgiva del monte Limbara.

Ora, se il valore fondante di Bolmea è la Sardegna, quale modo migliore di esprimerlo se non “timbrarlo” con la pintadera?
Eccola allora comparire sul packaging realizzato da Break Design, disegnata su vasetti in carta 100% riciclabili nel pieno rispetto dell’ambiente.

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